DATI GENERALI
Località: Arolo - Leggiuno (VA)
Tipologia: Edificio Plurifamiliare
Stato Lavori: in corso
Cliente: Privato
Progettazione Coordinata: Studio Arch. Toribio Sosa
Intervento: Progetto di Ristrutturazione ad uso residenziale
DESCRIZIONE
Il complesso edilizio oggetto di intervento è localizzato in località Arolo di Leggiuno ed è costituito da corpi di fabbrica costruiti in tempi diversi e modificati nel tempo, che hanno portato alla costituzione di due corti: una legata all’edificio cosiddetto “casa da nobile” e una racchiusa da corpi rustici di formazione ottocentesca.
Escluso l’antico Oratorio, gli altri corpi non presentano materiali ed elementi architettonici di pregio tali da farne un elemento unico, ma piuttosto sono riconducibili a esempi di architettura storica diffusa che testimonia modi di abitare e costruire del passato. Il complesso architettonico fa parte oggi del nucleo antico di Arolo di Leggiuno caratterizzato da edifici a cortina su strade strette che racchiudono all’interno della proprietà cortili o giardini.
Il progetto intende recuperare il complesso ad uso residenziale mantenendo i caratteri storico–morfologici quali sagoma, dimensione delle aperture, nonché i materiali valorizzando il ruolo funzionale e simbolico che questo edificio può svolgere nel territorio.
La trasformazione da struttura mista residenziale e produttiva, a condominio residenziale, assieme alla condizione di preservare l'assetto volumetrico spaziale dell'esistente, costituiscono a grandi linee la matrice programmatica entro la quale si racchiude il presente progetto.
La premessa fondante è quella di comprendere il presente progetto come parte inscindibile del processo di trasformazione storico, modificando le funzioni e la modalità costruttiva, rinforzando però la qualità spaziale e ambientale dell'insieme, qualità che trasmette una tenace resilienza nonostante i continui cambiamenti.
Si propone un progetto architettonico capace d'integrare le singole parti e gli spazi vuoti in un insieme univoco di cortili e fabbricati legati non dalla omogeneità compositiva, ma dal contrasto compensato armonicamente dalla variazione e la diversità tra quello che resta dell'esistente e quello che avviene ex novo.
I fronti sulla pubblica via sono pensati nell’ottica della manutenzione della semplicità della partitura
prevedendo l’allineamento delle aperture dei prospetti e dei davanzali, e utilizzando quelli che sono i materiali già utilizzati nel complesso: intonaci di malta, davanzali in pietra grigia. Il balcone in pietra sul fronte viene conservato e così pure il portale di ingresso con cornice in cemento prefabbricato.
Su tutte le facciate, ci sarà un nastro continuo sotto gronda di rivestimento in legno alternato con delle vetrate continue. Tale finitura ha come scopo rappresentare in forma palese la trasformazione dei muri portanti in muri di tamponamento come conseguenza dell'applicazione delle nuove normative antisismiche.
Al fine di sottolineare la presenza della Cappella di San Rocco, il muro della facciata di questo piccolo fabbricato , probabilmente il più antico, sarà quello originale in mattone e pietra, rasato superficialmente con malta di rinzaffo naturale a base di calce idraulica. Una lastra in pietra grigia, con sottoscritto il nome della Cappella, coprirà parte della facciata. Al posto della finestra originale, ci sarà una lastra di vetro temperato senza cornice. Così facendo la visibilità degli affreschi interni alla cappella saranno garantiti al pubblico dall'esterno ad ogni ora del giorno.
Stesso trattamento di facciata viene riservato al muro prospiciente la scalinata pubblica che porta al lago. I restanti muri esterni saranno intonacati con malta di calce traspirante e colorati nella gamma dei colori della terra
I prospetti interni al cortile, non visibili da punti di vista pubblici, saranno pensati secondo una logica più vicina alla ristrutturazione con una modifica anche consistente del numero e della dimensione delle aperture oltre alla realizzazione di nuovi balconi sorretti da una struttura in acciaio, chiaramente contemporanea. Queste scelte sono dettate dall’esigenza di andare incontro a quelle che sono le richieste di mercato dell’abitare contemporaneo di un bisogno complesso, e poter quindi realizzare unità abitative confortevoli.
L'attuale normativa di adeguamento sismico costituisce un elemento di particolare importanza tecnico-costruttiva, che ha effetto sulle scelte architettoniche: l'impossibilità di aumentare il peso sulla struttura dei muri portanti esistenti, dovuto alla sostituzione dei solai lignei, implica la necessità di costruire un nuovo assetto portante totalmente indipendente. Così facendo i vecchi muri portanti diventano tamponamenti. La scelta strutturale quindi, è quella di costruire all'interno dei fabbricati un nuovo sistema di pilastri e travi in putrelle di acciaio, con solai in lamiera grecata e getto collaborante in cemento. Tale sistema allo stesso tempo funge da controvento ai vecchi muri portanti, i quali saranno legati lungo tutto il loro perimetro con una correa di calcestruzzo collocata tra l'estradosso dell'ultima soletta e l'intradosso della gronda del tetto. Questa soluzione strutturale viene riportata in facciata, sia con la realizzazione di vetrate orizzontali, sia con rivestimento in legno, conformando sempre un nastro continuo di materiale leggero. Simile soluzione avranno i terrazzi esterni, progettati in forma indipendente dai fabbricati esistenti, con identica soluzione strutturale .